Paderna di Vezzano sul Crostolo 2 marzo 2009

RI-VIVO, REGALATI OSSIGENO 

Domenica 1 marzo 2009, si è tenuta la quarta edizione di Ri-Vivo appuntamento rivolto a tutte le famiglie sensibili alla conservazione del verde ed alla salvaguardia del nostro ecosistema. In questa occasione le famiglie mettono a dimora una pianta per i loro figli. Nelle precedenti edizioni le piante erano querce, quest’anno sono stati inseriti anche dei mandorli in quanto la collina piantumata era storicamente nota come la collina dei mandorli quindi si è andato a rimettere un albero che era già stato presente nella zona.
Nonostante la pioggia, la partecipazione è stata numerosa, sia da parte di famiglie del luogo, che di famiglie provenienti dalla provincia, circa un centinaio di persone; i bambini, oltre che dai familiari, sono stati supportati dall’aiuto delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente nel mettere a dimora le loro piante.
Durante la piantumazione è stato offerto un rinfresco da parte della famiglia Rozzi che ha rinvigorito i giovani lavoratori e i loro familiari con the caldo e crostata.
L’attività è stata impreziosita dalle parole dell’artista e storico locale prof. Renato Valcavi, che ha illustrato una interessante mostra di oggetti d’epoca delle nostre “resdore” per la cucina, parlandoci della loro vita e del loro valore nella conduzione familiare nei tempi passati e delle gesta e usanze di personaggi locali tra la prima e la seconda guerra mondiale.
La mattinata si è conclusa con la liberazione di un Gheppio da parte dell’esperto Simone Manzini, che ha prima brevemente illustrato le caratteristiche dell’animale nato in cattività presso il Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu Croce Alata di Reggio Emilia.
Questo tipo di manifestazione è possibile grazie alla collaborazione di volontari quindi è doveroso ringraziare sentitamente lo Studio Fotografico Oliviero di Vezzano sul Crostolo, Maioli Piante di Salvaterra e tutte le famiglie che hanno concesso il loro terreno per la manifestazione.
Ri-Vivo è un segnale che dovrebbe essere colto dagli amministratori per un futuro capace di rispettare e sostenere il patrimonio che la natura quotidianamente ed in modo disinteressato ci dona.

 

 

 

 

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