Reggio Emilia 21 luglio 2010

TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO - SERVE UNA SERIE POLITICA DI GESTIONE DEI RIFIUTI E UNA COLLOCAZIONE CHE NON COMPROMETTA IL TERRITORIO AGRICOLO

"Appare sempre più evidente - dichiara il dott. Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia - che si sia già scelto il luogo dove installare il futuro impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei rifiuti reggiani: l'assemblea di Gavassa di martedì scorso non lascia dubbi: Iren ha già scelto via Tirelli, andando a compromettere una superficie di circa 30 ettari ora coltivati, con inizio dei lavoro presunto fra poco più di un anno. Questo tipo di impianti a nostro avviso non devono incidere sul territorio agricolo ma devono essere collocati in zone già compromesse, come le aree industriali esistenti. Solo addossandoli ad altre zone produttive si limita il consumo di suolo. D'altro canto i Comuni si stanno adoperando per evitare di posizionare il fotovoltaico in aperta campagna su terreni coltivati, quindi appare illogico una simile proposta, come sostanzialmente inutile la presenza dell'architetto Kipar, che oltre a non aver raccontato nulla di nuovo serve solo come foglia di fico ad Iren. La collocazione a ridosso di altre aree produttive beneficia di strade di collegamento già in essere, di strutture di servizio e può permettere una riqualificazione ambientale integrata di zone industriali costruite negli anni '70 e '80, spesso orribili e degradate e dove nulla era lasciato all'aspetto ambientale (mancanza di verde, recupero delle acque piovane, aree cuscinetto con le zone agricole circostanti, ecc..). E' anomalo inoltre impegnare più di 30 ettari per un impianto industriale a meno che non si sia già pensato di acquisire l'area anche per il nuovo inceneritore. Gli sforzi di Kipar non vanno indirizzati a mitigare questo impianto ma a cercare una idonea collocazione a minor impatto ambientale possibile e senza un consumo così alto di suolo agricolo. Ed è evidente che l'impianto di TMB si presenta come il precursore di altri ragionamenti più avanzati come il nuovo inceneritore: se si vogliono fugare questi dubbi come il Sindaco Del Rio ha più volte ribadito la cosa migliore è collocarlo in un contesto industriale incompatibile con una ciminiera, senza contare che trattare i rifiuti è sacrosanto, ma è una battaglia persa, visto l'enorme mole che ogni cittadino ed impresa reggiana produce: ci piacerebbe che gli sforzi di Iren fossero indirizzati non a costruire impianti ma a ridurre la produzione di rifiuti, ma si sa che questo elimina il problema alla base come anche il business."

L'ufficio stampa:348-7419763

 

Comunicati Stampa

Si ripete l'iniziativa di Legambiente denominata "Puliamo il Mondo", un'esperienza educativa importante che vede la partecipazione degli studenti della scuola primaria in 2 giorni consecutivi, per permettere la partecipare di entrambi i plessi che hanno differenti orari scolastici.
I volontari Legambiente, Circolo di Reggio Emilia, riproporranno l'iniziativa anche a settembre, come già avviene da qualche anno: si può affermare con piacere, affermano Andrea Bega, Silvia Garofalo, Loredana Balzamo, Monica Lucenti, Manicardi Manicardi e Barbara Bellelli, impegnati in quest'ultima edizione, che gli studenti partecipano attivamente, con entusiasmo, acquisendo consapevolezza sui fragili equilibri del nostro ambiente e sull'importanza di rispettarlo e prendercene cura. Non abbiamo solo rimosso qualche cartaccia dal parco, affermano i volontari, abbiamo soprattutto fatto capire che dobbiamo agire, cambiare certe cattive abitudini, dare il buon esempio.
L'educazione ambientale è una parte importante in cui il circolo Legambiente crede molto, a San Martino in Rio almeno una volta ciascuno studente dell'Istituto Comprensivo, durante il percorso scolastico nella primaria e secondaria di primo grado, viene coinvolto in un'iniziativa di sensibilizzazione ambientale. Sabato 20 aprile ore 9 ai prati della Rocca, insieme agli studenti, si uniranno i cittadini ed il percorso educativo continua!