Reggio Emilia 22 ottobre 2010 IL RITORNO AL NUCLEARE E' UNA TRUFFA AI DANNI DELL'AMBIENTE E DELLA SALUTE E DELLE TASCHE DEI CITTADINI "Siamo certi che il ritorno al nucleare sia una scelta a danno dell'interesse pubblico e priva di ragionevoli motivazioni - dichiara il dott. Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia - perciò Legambiente si oppone fermamente alla possibilità di realizzare centrali nucleari a Viadana e nel resto del nostro Paese. Il contributo del nucleare alla riduzione dei gas effetto serra è decisamente limitato, tardivo (infatti la costruzione di una centrale richiede almeno 10-15 anni) e di gran lunga inferiore a quello delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Nel nostro Paese solo il 25% dei gas effetto serra sono generati dall'utilizzo di energia elettrica e la capacità di ridurli con l'uso del nucleare sarebbe minima. Inoltre il nucleare ha bisogno di enormi investimenti e richiede l'intervento dello Stato e ingenti sussidi, distraendo i soldi dei pubblici dagli interventi realmente risolutivi. Per ogni euro investito in energie rinnovabili si ottengono riduzioni di gas effetto serra fino ad 11 volte maggiori di quanto è possibile fare con il nucleare. Il nucleare emette gas effetto serra in quantità tutt'altro che trascurabili: considerando la costruzione e lo smantellamento delle centrali, l'estrazione dell'uranio, la sua importazione e la gestione delle scorie. Non dimentichiamoci poi che l'uranio è una materia prima esauribile e già oggi le riserve conosciute sono sufficienti solo per qualche decennio. |