Reggio Emilia 19 dicembre 2010

NECESSARIA LA SOSPENSIONE DELLA CACCIA AL CAPRIOLO IN MONTAGNA

Nella provincia di Reggio Emilia, dal 2004 ad oggi, abbiamo assistito ad un crescente aumento della specie capriolo, così risulta dai dati dei censimenti svolti dai selecontrollori. Dai prelievi, ancora parziali di quest'anno, sembra invece riscontrasi una calo consistente di questa popolazione - dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente -. Infatti durante gli ultimi abbattimenti iniziati ad agosto i piani di prelievo non sono stati rispettati e il numero di capi abbattuti è stato inferiore a quello dei capi assegnati, che negli anni precedenti sfiorava punte anche superiori al 95 %, mentre oggi si attesta su un 77 %. E' infatti presente da anni una malattia che disidrata l’animale portandolo alla morte, malattia che ha iniziato a manifestarsi gradualmente nel 2004, raggiungendo l’apice nel 2008 e continua ancora oggi a mietere vittime, coadiuvata dagli inverni rigidi e nevosi e dalla presenza di altri animali competitori come il daino.

Quest’anno sono stati censiti la metà di questi animali rispetto al 2008 e i dati delle assegnazioni e dei relativi abbattimenti dei maschi, rivelano che stiamo assistendo ad una forte diminuzione nel numero di capi di questo ungulato. Questa affermazione viene avvalorata dalle voci degli stessi cacciatori di selezione e da gente comune che spesso ci riferiscono di vedere sempre meno animali di questa specie in montagna. La malattia, gli incidenti, le morti causate da cani randagi e il rigido scorso inverno hanno contribuito al drastico calo di individui, motivo per cui Legambiente chiede all’ATC 4 e alla Provincia di sospendere la caccia di piccoli e femmine, il cui inizio è previsto per il primo gennaio. In questo modo si darebbe la possibilità alla specie di recuperare e riprendersi almeno un parte in primavera.

L'ufficio stampa: 348.7419763

 

Comunicati Stampa

Si ripete l'iniziativa di Legambiente denominata "Puliamo il Mondo", un'esperienza educativa importante che vede la partecipazione degli studenti della scuola primaria in 2 giorni consecutivi, per permettere la partecipare di entrambi i plessi che hanno differenti orari scolastici.
I volontari Legambiente, Circolo di Reggio Emilia, riproporranno l'iniziativa anche a settembre, come già avviene da qualche anno: si può affermare con piacere, affermano Andrea Bega, Silvia Garofalo, Loredana Balzamo, Monica Lucenti, Manicardi Manicardi e Barbara Bellelli, impegnati in quest'ultima edizione, che gli studenti partecipano attivamente, con entusiasmo, acquisendo consapevolezza sui fragili equilibri del nostro ambiente e sull'importanza di rispettarlo e prendercene cura. Non abbiamo solo rimosso qualche cartaccia dal parco, affermano i volontari, abbiamo soprattutto fatto capire che dobbiamo agire, cambiare certe cattive abitudini, dare il buon esempio.
L'educazione ambientale è una parte importante in cui il circolo Legambiente crede molto, a San Martino in Rio almeno una volta ciascuno studente dell'Istituto Comprensivo, durante il percorso scolastico nella primaria e secondaria di primo grado, viene coinvolto in un'iniziativa di sensibilizzazione ambientale. Sabato 20 aprile ore 9 ai prati della Rocca, insieme agli studenti, si uniranno i cittadini ed il percorso educativo continua!