Reggio Emilia 29 agosto 2012

INCENDIO DI VALLISNERA, GRAVE PERDITA DI BIODIVERSITA’ – NECESSARIO RISALIRE AI RESPONSABILI E PROIBIRE L’USO DELL’AREA PER 10 ANNI PER IL PASCOLO E LA CACCIA

“E’ indubbiamente un incendio di dimensioni significative – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia - per il nostro appennino, quello che si è verificato pochi giorni fa nei boschi vicino a Vallisnera alle falde del Ventasso, un incendio che ha devastato circa 25 ettari di prateria a mirtilli, con ginepri, faggi e molte altre essenze che compongono l’importante ecosistema del nostro crinale. Proprio per la gravità dell’episodio è necessario risalire all’autore e confidiamo che l’ispettore Claudio Rossoli del Corpo Forestale dello Stato riesca presto ad individuarlo. Non manca inoltre la singolarità che nello stesso luogo anche negli anni passati si siano verificati dei roghi, di ben più ridotte dimensioni, in un ambiente, il nostro, dove comunque le condizioni di autocombustione restano estremamente rare.

Al fine di prevenire gli incendi certamente non giova vedere i nostri boschi, anche nella zona di Collagna, che dopo il taglio della legna presentano una situazione a dir poco disarmante, con l’abbandono sul terreno di tutte le ramaglie e spesso anche dei rifiuti dei veloci pranzi che le squadre di boscaioli, molte delle quali provenienti dall’estero, lasciano nel bosco. Una quantità considerevole di massa organica secca che non può che agevolare il propagarsi delle fiamme. La prevenzione passa anche da queste situazioni, a dire il vero molto diffuse sul nostro appennino. E’ inoltre importante, al fine di evitare un impoverimento biologico dell’area percorsa dal fuoco, che come previsto dalla L. 353/2000 "Legge-quadro in materia di incendi boschivi" che si vieti per dieci anni il pascolo e la caccia, onde evitare, come in altre parti del nostro Paese purtroppo accade, che si diano fuoco ai boschi per trarne un profitto personale”.

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