“Da anni sosteniamo – dichiara il presidente Massimo Becchi – che il consumo di suolo va arrestato e che le opere viabilistiche, se prorpio necessarie, vanno fatte complanari ad arterie già esistenti, per minimizzare l’impatto ambientale e, appunto, il consumo di suolo stesso. In questa logica è del tutto fuori luogo la proposta degli enti locali di risolvere i problemi di Rubiera devastando le campagne di Bagno, peggiorando quindi la qualità della vita di alcuni cittadini a beneficio di altri. Il tracciato a sud ricalca una logica di pensiero e progettuale degli anni ’80-’90 quando il territorio agricolo era considerato alla stregua del nulla, per cui ci si poteva far passare qualsiasi tipo di infrastruttura. Se si fosse ragionato nello stesso modo per l’Alta Velocità ora avremmo un’opera in piena campagna che taglierebbe trasversalmente la bassa e non un tracciato complanare all’ A1 come poi si è ottenuto con anni di battaglie. Per questi stessi motivo sosteniamo il tracciato a nord, complanare all’ Alta Velocità e in buona parte già esistente come pista di cantiere della ferrovia, che riduce al minimo lo spreco di suolo e potrebbe riqualificare un buon tratto del tracciato AV.
Certamente i tempi – conclude Becchi – di quest’ opera sono legati alla concertazione con i cittadini – come deciso dal consiglio comunale di Reggio pochi giorni fa - che avrebbe anche il vantaggio di evitare le probabili vie giuridiche da parte di cittadini e associazioni, che non farebbero altro che allungarne l’iter di realizzazione”.