Reggio Emilia 30 gennaio 2009

PTCP LA PROVINCIA CHE FA? DELEGA…. - LEGAMBIENTE DÀ 40 SUGGERIMENTI PER TUTELARE IL NOSTRO PATRIMONIO - ALLA PROVINCIA SERVE UN PO’ PIÙ DI DETERMINAZIONE

Spiace constatare che il PTCP, cioè il principale strumento di pianificazione per tutta la Provincia di Reggio Emilia, sembra essere un'enorme matriosca con l'unico scopo di creare confusione. Leggendo le centinaia, se non migliaia, di pagine che lo compongono, visionando le decine e decine di cartografie ci pare che l'intento della Provincia sia in sostanza uno: decidere di non decidere sulle tutele.
Dietro all'enorme cortina fumogena creata dalle relazioni e dagli allegati del PTCP si leggono frasi che dicono che spetta ai comuni valutare e verificare le tutele. Tutele che apparirebbero scontate, ovvie, vengono lasciate in sospeso, spetterà ai comuni decidere.

Due esempio fra gli innumerevoli.
• una strada storica: chiunque direbbe che per definirla basta guardare le cartografie dei secoli passati ed invece la Provincia demanda ai comuni, così una strada potrebbe risultare storica in base al comune che sta attraversando.
• i siti archeologici: la Provincia (cioè noi) ha pagato un consulente per censirli, lavoro che ha portato a creare schede e cartografie, parrebbe ovvio una tutela provinciale, se c'è un bene archeologico si tutela ed invece no, anche questo spetta ai comuni che sono invitati a compiere altre ricerche sul territorio, a spese di chi? Le uniche tutele recepite sono quelle dello Stato: atteggiamento un po' come Ponzio Pilato.
La Provincia non ha tutelato il nostro territorio consapevole della sua supremazia sui comuni, ma ci sembra a volte che abbia fatto un ragionamento di puro “interesse” tutelando solo alcune aree, perché ci pare che non si possa non tutelare in modo adeguato almeno il nostro ex Parco del Gigante (ora in forma ridotta come Parco Nazionale dell’Appennino), le zone di interesse comunitario, le sponde dei nostri fiumi o altre innumerevoli zone che non sono sicuramente seconde a zone invece tutelate.

Eppure si continua a sventolare un accordo stipulato tra gli enti in cui proprio la Provincia viene delegata, anche dal Ministero, ad individuare le zone da tutelare, la Provincia che fa? Delega a sua volta? Così avremo comuni virtuosi che porranno tutele e altri che rinvieranno.

La Provincia però pianifica ed ecco l'enorme elenco degli interventi, ognuno con una scheda che avrebbe dovuto: valutare l'impatto dell'opera sulla cittadinanza e sul territorio, motivare perchè è stato scelto proprio quel luogo riportando vantaggi e svantaggi e definire le opere di mitigazione.
Ma sorpresa le schede dei singoli interventi a volte non riportano nessun aspetto positivo e spesso l'analisi degli impatti rimanda ad una fase successiva! In sostanza si dà la possibilità di fare strade, zone produttive sovracomunali, elettrodotti, ecc. senza conoscere il reale impatto.

Uno strumento urbanistico che inciderà sulla vita di tutta la cittadinanza dovrebbe essere leggibile e comprensibile, fornire univoche linee guida, invece a Reggio Emilia, spiace constatare, accade il contrario nonostante il lungo e costoso percorso partecipativo di questi anni.

Per tutto questo e per altre decine di ragioni i circoli reggiani di Legambiente hanno presentato ben 40 osservazioni sia alla Valsat che al PTCP.

Chissà quanti soldi pubblici sono stati spesi per fare questo piano e quanti ne spenderanno i comuni per valutare, verificare ed integrare.

I circoli Legambiente di Novellara, Reggio Emilia e San Polo d'Enza.

 

Comunicati Stampa

Il mercatino del riuso "Il Riciclo" è un iniziativa promossa da Legambiente Reggio Emilia e rivolta ai privati cittadini, che ogni anno consente di recuperare e riciclare moltissimi oggetti di cui le persone non hanno più bisogno.

Perchè venire al mercatino? Per aiutare l'ambiente mettendo in moto l'economia circolare: se c’è un modo per evitare del tutto lo spreco e la produzione di rifiuti è proprio non comprare oggetti "nuovi”. Si avrà la possibilità di vedere e vendere tanti oggetti in buone condizioni ed ancora utilizzabili, ogni articolo esposto ha una sua storia ed è unico. Per i visitatori ci sarà inoltre inoltre la possibilità di fare buoni affari poichè qualsiasi tipo di oggetto si potrà acquistare scontato rispetto al prezzo originale. I volontari di Legambiente vi aspettano numerosi!

Data d'iscrizione 15 aprile dalle ore 20.00 presso il nostro portale.

 

Tutti coloro che hanno difficoltà ad iscriversi e ad effettuare il pagamento potranno venire presso la Sede di Legambiente Reggio Emilia - Tutela Ambientale O.D.V., ubicata a Reggio Emilia, in via Marino Mazzacurati, n.11, nelle giornate di LUNEDI' 22 aprile  e di MARTEDI' 23 aprile dalle ore 16:00 alle ore 19:00.