Reggio Emilia 6 settembre 2010

INSENSATO METTERE IL BAVAGLIO ALLA VIGILANZA SULLA CACCIA - IL REGOLAMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA VENATORIA VOLONTARIA PROPOSTO DALLA PROVINCIA ANNULLEREBBE QUASI DEL TUTTO LA CAPACITA' DEI NOSTRI VOLONTARI DI OPERARE SUL TERRITORIO

 

"Quello propostoci dalla Provincia di Reggio - dichiara il dott. Massimo Becchi presidente delle Guardie Ecologiche di Legambiente - nei giorni scorsi dal comandante della polizia provinciale il dott. Merlo è veramente un assurdo: si vorrebbe coordinare la vigilanza sulla caccia dei volontari mettendo regole che di fatto disincentivano ogni possibilità di operare delle nostre Guardie Ecologiche. Si chiede infatti di programmare un mese per l'altro le attività, di svolgere l'attività solo nell'area concordata, fare un raporto giornaliero dopo ogni servizio e consegnare il tutto il prima possibile alla provincia. essere iscritti in un apposito registro della Provincia, indossare un distintivo ad hoc, acc. Chi non si attiene verrà poi sottoposto a sanzioni disciplinari. Questo regolamento, redatto dalla Regione con l'ausilio delle Province, riguarda tutte le Guardie volontarie, quindi non solo le nostre ma anche quelle delle associazioni dei cacciatori. Per la sua complessità e per le peculiarità di quanto propone ben poche province l'hanno applicato, talvolta in modo molto più blando.
Quello che sta tentando da fare Merlo, dopo aver avuto il merito di demolire il comando della polizia provinciale, ora è quello di proibire la vigilanza anche ad altri soggetti volontari, proprio in un momento in cui l'organico dei sui vigili è ridotto a circa una dozzina di persone con una capacità operativa quindi assai ridotta rispetto al passato. E poco conta se viene chiesto dalla Regione, visto che non è obbligatorio come molte altre cose proposte da Bologna, ma piuttosto è una volontà di un funzionario di non avere cittadini preparati e appartenenti ad associazioni sul territorio che facciano attività di prevenzione e sanzionatoria. Il Regolamento, imponendo l'uso della divisa e l'obbligo di essere in due proibisce inoltre il pronto intervento in caso di bracconaggio o per chiamate dei cittadini: oggi una guardia può uscire da sola ed andare a vedere cosa accade in pochi minuti, con il regolamento non essendo stato prevista questa possibilità se la guardia lo fa incorre in pesanti sanzioni, il tutto a danno della tutela ambientale."
"Il Raggruppamento di Guardie Ecologiche che rappresento - conclude Becchi - non accetterà questo regolamento e continuerà ad operare come ha sempre fatto, nel rispetto delle norme nazionali e regionali sulla caccia. Oltre il danno comunque la beffa visto che a fronte di tutto questo la Provincia come sempre non ha fondi, per cui si chiedono una moltitudine di attività che alle associazioni costano in termini di coordinamento e segreteria senza farsi carico di nulla, senza contare che con tutti gli adempimenti previsti le nostre guardie più che volontarie diventerebbero equiparabili a dei dipendenti pubblici. Se si vuole coordinare la vigilanza venatoria si può istituire un tavolo ad hoc come è già fatto per altre consulte volontarie, ad esempio proprio sulla caccia, senza imporre assurdi burocraticismi che vanno a ledere il volontarito, in una logica di incentivare la vigilanza sul territorio, non di reprimerla".

L'ufficio stampa: 348.7419763

 

Comunicati Stampa

Si ripete l'iniziativa di Legambiente denominata "Puliamo il Mondo", un'esperienza educativa importante che vede la partecipazione degli studenti della scuola primaria in 2 giorni consecutivi, per permettere la partecipare di entrambi i plessi che hanno differenti orari scolastici.
I volontari Legambiente, Circolo di Reggio Emilia, riproporranno l'iniziativa anche a settembre, come già avviene da qualche anno: si può affermare con piacere, affermano Andrea Bega, Silvia Garofalo, Loredana Balzamo, Monica Lucenti, Manicardi Manicardi e Barbara Bellelli, impegnati in quest'ultima edizione, che gli studenti partecipano attivamente, con entusiasmo, acquisendo consapevolezza sui fragili equilibri del nostro ambiente e sull'importanza di rispettarlo e prendercene cura. Non abbiamo solo rimosso qualche cartaccia dal parco, affermano i volontari, abbiamo soprattutto fatto capire che dobbiamo agire, cambiare certe cattive abitudini, dare il buon esempio.
L'educazione ambientale è una parte importante in cui il circolo Legambiente crede molto, a San Martino in Rio almeno una volta ciascuno studente dell'Istituto Comprensivo, durante il percorso scolastico nella primaria e secondaria di primo grado, viene coinvolto in un'iniziativa di sensibilizzazione ambientale. Sabato 20 aprile ore 9 ai prati della Rocca, insieme agli studenti, si uniranno i cittadini ed il percorso educativo continua!