Reggio Emilia 20 dicembre 2011

L'ATO RISPETTI L'ESITO REFERENDARIO

Il 12 e 13 giugno scorsi oltre 27 milioni di italiani hanno espresso tre messaggi molto chiari alla politica ad ogni livello: l'acqua deve essere pubblica e fuori da logiche di mercato (niente remunerazione dei capitali) e il nucleare è una tecnologia pericolosa, costosa e inutile per il nostro Paese. La nostra provincia ha guadagnato il primato di affluenza alle urne, con oltre il 68%.

"Risulta quindi quasi paradossale sentire che l'ATO venerdì scorso abbia deciso di aumentare la tariffa del servizio idrico, senza ancora attuare l'esito referendario, che porterebbe a una riduzione della tariffa di circa l'11%." - dichiara Massimo Becchi, presidente di Legambiente Reggio Emilia. "Questo comportamento è uno schiaffo in faccia a tutti i volontari e alle associazioni, come Legambiente, che per mesi si sono impegnati nella campagna referendaria ma, soprattutto, ai 27 milioni di italiani che hanno detto che l'acqua debba stare fuori dalle logiche di mercato. Gli investimenti nelle infrastrutture sono necessari e importanti, basti pensare alla bonifica di tubature in amianto o alla riduzione delle perdite, ma questo non può essere la giustificazione per non rispettare la volontà popolare."

"La Provincia e l'ATO rispetti l'esito referendario abbassando da subito le tariffe dell'acqua, rimuovendo la quota per la remunerazione del capitale. Gli investimenti nella rete idrica possono trovare fondi mediante l'efficienza e la riduzione delle spese inutili dell'ente gestore."

L'ufficio stampa 348.7419763

 

Comunicati Stampa